Il sukiyaki

Il sukiyaki

Il sukiyaki è un piatto che unisce manzo, funghi e verdure. Esso viene preparato dentro una pentola e, come suggerisce il nome   piatto, viene messo un pò tutto quello che ci pare, all’interno del pentolone. È un piatto che va preparato e mangiato in compagnia. Tendenzialmente mentre si cuoce, si prendono piccole porzioni alla volta, portandole nel proprio piatto. È un pasto che va consumato mentre si va cuocendo. Se pensiamo al cibo giapponese, probabilmente immaginiamo un piatto di pesce, a causa del travolgente successo che hanno avuto e hanno piatti come il sushi e sashimi. Ma la cucina del Sol Levante va oltre il pesce. Quando, nei primi anni novanta, ho cominciato ad andare a uno dei pochi ristoranti giapponesi a Madrid non stavo andando in cerca di pesce. Il piatto giapponese di cui mi sono innamorato era il sukiyaki. Un piatto di carne. Questo piatto ha una leggenda dietro. Si dice che, nel Medioevo, un samurai era appena tornato  esausto da una giornata di caccia. Esausto e affamato. In tale stato, si trovò nella capanna di un contadino, al quale chiese di cucinargli qualche pezzo del suo bottino di caccia. Il contadino grigliò la carne per placare la sua fame. Questa sarebbe l’origine del più popolare piatto giapponese: il sukiyaki, delicata combinazione di sottili fette di manzo incontaminata con funghi, verdure e tofu. Succede che, nonostante la fama del manzo Kobe o Wagyu, o più precisamente shimofuri Niku, il consumo diffuso di carne in Giappone risale solo all’ultimo terzo del XIX secolo, dopo quasi 1200 anni di astinenza, risalenteai tempi in cui prevaleva il Buddhismo. In effetti, i giapponesi sono rimasti sorpresi quando hanno visto nel XVI secolo i portoghesi arrivare nel paese, mangiando carne.

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Le cose sono andate bene fino alla salita al trono imperiale della dinastia Meiji e l’apertura dei porti giapponesi alle nazioni occidentali. I giapponesi, nel 1860, hanno visto gli stranieri, soprattutto gli americani come “diavoli stranieri”. Erano alti, forti ed energici. E mangiavano carne, soprattutto di manzo, in modo che i giapponesi cominciarono a riconsiderare il loro vecchio tabù. Quello che precedentemente veniva vista come una cosa sbagliata o comunque proibita, oggigiorno invece è apertamente accettata e praticata.

Ancora oggi ci sono ancora alcuni che dicono che mangiare carne sia sbagliato e un’offesa agli dèi. Questo modo di pensare si oppone non solo al progresso e alla civiltà, ma va anche contro ai desideri espressi dall’Imperatore. Poco dopo, nacque un detto che diceva “l’uomo che non mangia carne è un uomo incivile”. Il sukiyaki è un piatto delicato, elegante e delizioso. Viene preparato al tavolo, per il cliente, in un contenitore su una stufa. La persona incaricata della preparazione del piatto pone le fette di carne con attenzione con le bacchette, insieme al resto del ingredienti. Essi servono piccole porzioni nella ciotola, in cui viene battuto un uovo crudo, eventualmente con qualche goccia di salsa di soia. Ogni porzione di cibo (che ovviamente viene preso con le bacchette, usare una forchetta qui sarebbe un’aggressione) precedentemente immersa nell’uovo, che al contatto del calore coagula un poco. Se andate in un ristorante giapponese, vedrete che c’è vita, e molto bella vita, al di là di sushi.

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